E’ importante capire che gli operatori della sanità possono pretendere di vivere dignitosamente il turno di lavoro perchè si può conciliare con la giustizia e con le aspettative di vita. Tutti sappiamo che una turnazione corretta e programmata cambia radicalmente la vita del turnista e con poche regole rintuzza gli arbitrii del capo.
E’ di abbagliante evidenza che qualsiasi turnazione non può essere elaborata secondo i desideri degli operatori, ma deve sempre ed esclusivamente obbedire a criteri previsti dalla legge e dal contratto di categoria. I vincoli legali e contrattuali costringono inevitabilmente ad elaborare turnazioni che sono perfette da questo punto di vista, ma non sempre simmetriche o lineari. Racchiudere quindi la turnazione in un contenitore prestabilito dagli anzidetti vincoli costringe, di anno in anno, ad un adattamento dell’operatore a qualche cambio di marcia. Questi cambi di marcia possono essere più o meno frequenti in base al modello della turnazione elaborato, ma sono assolutamente ineliminabili. Per poterli eliminare si dovrebbero cambiare le regole contrattuali e legali che presiedono alla vita del turnista.
Da ultimo, non è da sottovalutarsi il condizionamento del calendario annuale che impone sempre modifiche di anno in anno. L’approccio alla turnistica non può dunque esaurirsi in fantasiose ipotesi, ma deve confrontarsi con i numeri e le regole. E’ dunque fondamentale approcciare la valutazione di un modello turnistico con idee chiare per evitare di voler giudicare oppure elaborare modelli senza conoscere le regole, ma sulla scorta dei propri fantastici desideri.L’approccio alla turnistica non può dunque esaurirsi in fantasiose ipotesi, ma deve confrontarsi con i numeri e le regole. E’ dunque fondamentale approcciare la valutazione di un modello turnistico con idee chiare per evitare di voler giudicare oppure elaborare modelli senza conoscere le regole, ma sulla scorta dei propri fantastici desideri.